perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


mercoledì 10 giugno 2009

Atm, scartato perché immigrato: il giudice prende tempo

Il giudice del lavoro Maria Gabriella Mennuni si e' riservato di decidere sul ricorso presentato dai legali di Mohamed Hailoua contro l'Atm, l'azienda dei trasporti milanese tacciata di 'comportamento illegittimo e discriminatorio' perche' non assume cittadini extracomunitari in base a un regio decreto del 1931. La decisione, a quanto si è appreso, arrivera' in tempi non brevi. Nell'udienza di oggi e' stata illustrata la memoria dei legali di Atm nella quali si legge che "non v'e' chi non veda che il servizio di pubblico trasporto involga delicati aspetti di sicurezza pubblica ed e' particolarmente esposto, ad esempio, al rischio attentati".

"Uno straniero deve per esempio poter fare il controllore. Pensate che rispetto si guadagnerebbe dagli italiani a cui chiede di verificare se hanno il biglietto". Così, emozionato e un po' timido, Mohamed Hailoua ha accettato di rispondere a qualche domanda al termine dell'udienza in cui si è discusso il ricorso che ha presentato contro l'Atm per ottenere che venga superato il Regio decreto del 1931 che impedisce all'azienda di valutare i curricula degli extracomunitari per valutarne l'assunzione. "Voglio solo lavorare, per questo chiedo più integrazione - ha detto il 18enne che al momento scarica casse all' Ortomercato per conto di una cooperativa anche se è diplomato elettricista -. L'acqua è un diritto di tutti. Se uno ha sete, ha il diritto di bere. Qui è la stessa cosa per me".

fonte: Affaritaliani

1 commenti:

Concreto ha detto...

Povero Mohamed Hailoua, ma che ci vogliamo fare, la metropolitana è strategica e lui si chiama proprio così: Mohamed Hailoua. E non è per razzismo, ma per sicurezza della nazione.