perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


mercoledì 21 dicembre 2011

Ma quale lista degli anti-razzisti?

Da ieri si fa un gran parlare della lista che un sito razzista avrebbe pubblicato in cui ci sarebbero messi all'indice una serie di persone che sono accusate di stare dalla parte degli immigrati. In realtà, credo, la questione vada un po' ridimensionata. Il sito in questione, seppur goda della paternità di un ex KKK, è un forum come ce ne sono tanti in giro per la rete, per lo più poco frequentato, se si guardano gli accessi agli altri post (quelli non pubblicizzati dai giornali). Di circa 550.00 visioni totale che ha la sezione italiana 310.000 sono riferibili al post con la "lista" e 113.000 all'altra lista pubblicata sul forum e ripresa dai giornali degli "ebrei italiani".

Se si entra poi nel trend in questione si scopre che di lista c'è ben poco, un utente ha iniziato un post dicendo "denunciamo gli italiani che aiutano gli immigrati" e mette il nome di un prete, per un po' si sprecano, nelle risposte battute sull'8 per mille e sulla prostituzione, poi, sempre il primo utente, mette un secondo e terzo nome. Praticamente nessuno lo segue, dopo un po' ti tentativi, qualcuno posta nomi conosciuti, tipo "tutto il governo Monti". Poca roba, insomma, ma arriva l'articolo sul Corriere Fiorentino e poi su Repubblica e via, partono i post di congratulazioni all'ideatore della "lista" che ha dato visibilità al sito, applausi, pacche sulle spalle etc...

Roba da bar, insomma, schifosa, riottosa, ma roba da bar.

Di questo se ne occupi la polizia, tenga monitorato e intervenga laddove lo reputi opportuno, ma la grancassa mediatica, che si alimenta di fatti di cronaca spiattellando la nazionalità dei violenti, se questi non sono italiani, e sottacendo quella delle vittime, se queste non sono italiani, se dedichi ad altro.

Magari a raccontare, in chiave positiva, quello che le persone presenti nella "lista" e non solo fanno ogni giorno per creare una società includente e integrata. Evitiamo la pubblicità gratuita a ogni forum razzista che nasce in rete altrimenti non si farà che alimentare il fenomeno.

Vi ricordate quando andava di moda parlare delle pagine razziste su Facebook?

0 commenti: