E' degenerata la manifestazione di protesta contro la criminalità, organizzata per protestare dopo la violenza sessuale denunciata da una sedicenne nella zona della Continassa. La ragazza aveva indicato come possibili aggressori due nomadi. Lei stessa, dopo l'eplosione di violenza nel quartiere, ha smentito di essere stata aggredita: "Mi sono inventata tutto, sono stata con un ragazzo".
Poco prima delle 20 un gruppo di residenti armati di bastoni ha dato l'assalto al campo nomadi abusivo, dandogli fuoco. Poco fa il fratello della vittima è riuscito a riportare la calma. La manifestazione era cominciata pacificamente, con i familiari della ragazzina in corteo con circa 500 abitanti della zona. La sfilata è partita da piazza Montale. I fotografi e gli operatori tv sono stati allontanati in malo modo, uno di loro è stato anche schiaffeggiato. Poco dopo, una parte dei manifestanti si è incappucciata e con mazze, bastoni, spranghe e bombe carta è andata all'assalto del campo abusivo. Allontanato a calci l'unico nomade rimasto nelle vicinanze, hanno sfasciato tutto e bruciato baracche, auto e roulotte: almeno una ventina. Presi alla sprovvista carabinieri e polizia che soltanto più tardi sono schierati in forze. Il fratello dellla vittima, accompagnato ai carabinieri, ha parlato al gruppo di devastatori spiegando loro che non erano stati i nomadi a aggredire sua sorella, ma che la storia doveva ancora essere chiarita. Poco dopo la smentita definbitiva della ragazza: "Non sono stata violentata, mi sono inventata tutto". I rivoltosi si sono così calmati e allontanati alla spicciolata. Fermato uno dei manifestanti. Un'altra ventina di persone che avrebbero partecipato all'assalto sono state identificate.
fonte: La Repubblica
lunedì 12 dicembre 2011
Incendiato un campo nomadi dopo il corteo per lo stupro inventato
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