Venerdì due luglio.
In via Scarlatti al Vomero un extracomunitario vende qualcosa, oggettini senza importanza; è un giovane dallo sguardo mite, non disturba nessuno, se ne sta ai margini del marciapiede attendendo che qualcuno lo avvicini, e quando accade risponde con garbo. Da chissà dove si materializza al centro della strada, isola pedonale destinata ad uno struscio quotidiano, un gruppetto di giovani dall'aspetto volgare ed aggressivo che cominciano a provocare pesantemente il giovane nero, che però non reagisce in alcun modo.
Indispettiti i teppisti si avvicinano ancora di più e con fare da gradassi gli strappano via l'improvvisata bancarella spargendo intorno la povera merce e lo picchiano di santa ragione: colpi maligni senza nessuna cautela. Un episodio esemplare di violenza gratuita.
Che si svolge nell'assoluta indifferenza dei passanti, fino a quando appare una guardia giurata che, avvicinandosi ai giovinastri li apostrofa: “Vai, và, ca stì fetiente s'ò mmeritano” (Dai su, questi fetenti se lo meritano). Ma per fortuna ecco salire dall'incrocio di con via Luca Giordano la pattuglia di militari (in questo caso la GdF) che insieme alla Polizia Urbana tutelano la sicurezza in quel tratto di isola pedonale, un'iniziativa a suo tempo molto decantata sulle pagine dei giornali.
La pattuglia affretta subito il passo e volgendo il capo dall'altro lato si infila in una strada trasversale. Ho pensato subito che questi episodi vanno portati a conoscenza di tutti e che avrei cercato anche le motivazioni di questi gesti.
fonte: il Mattino
giovedì 8 luglio 2010
Napoli: orrore a via Scarlatti raid razzista e finanzieri indifferenti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento