perchè questo blog?

L'Italia è diventata da anni paese di immigrazione ma da qualche tempo si registra un crescere di fenomeni di razzismo. Dopo la morte di Abdul, ucciso a Milano il 14 settembre 2008, ho deciso che oltre al mio blog personale avrei provato a tenere traccia di tutti quei fenomeni di razzismo che appaiono sulla stampa nazionale. Spero che presto questo blog diventi inutile...


sabato 14 aprile 2012

Pestato professore indiano a Roma

''Brutto straniero tornatene a casa tua'', e giù botte, testate al naso e tanto sangue. E' il racconto di quanto successo ieri su un vagone della metro B a Roma, tra le fermate Termini e Cavour. Vittima un professore indiano di 50 anni che nella capitale insegna Inglese da 11 anni, Nazir Rafiq Ahmad, ora ricoverato nel reparto 'maxillo-facciale' dell'ospedale San Giovanni con le ossa nasali rotte. La polizia, che ha denunciato un giovane di 19 anni. Un caso che ricorda la storia di Neila, la donna tunisina insultata e minacciata in un bar a Monterotondo da un gruppo di giovani che le hanno tirato anche il velo. 


Nazir, nel letto d'ospedale, piange in silenzio e con un filo di voce, a causa delle botte ricevute al torace e al volto, si chiede ''Perche lo ha fatto? Io non lo conoscevo nemmeno, quanta violenza''. E ripercorre, con lo sguardo fisso davanti a lui, quei minuti terribili: ''Mi ero appena seduto, c'erano due posti vuoti. E questo ragazzo ha cominciato a riempirmi di parolacce e a dirmi di spostarmi, di tornare al mio paese. Io non ho risposto nulla e lui ha cominciato a picchiarmi. Poi quella testata che mi ha fatto quasi svenire''.

La camicia 

del professore, quella che tiene in una borsa nella sua stanza in ospedale, è ancora tutta macchiata di sangue: ''Mi sono alzato per scendere dalla metro, a quel punto quel giovane mi ha seguito e ha continuato a picchiarmi. Una donna e poi alcuni ragazzi hanno inveito contro di lui chiedendogli di smetterla. Poi una persona in borghese appartenente alle forze dell'ordine ha mostrato il tesserino e ha intimato al ragazzo di fermarsi''. Nel frattempo, racconta l'uomo, ''il treno è stato fermato e una dottoressa che si trovava nel vagone mi ha prestato i primi soccorsi''.

Nazir dovrà subire un'operazione martedì, come spiega Stefano Vetrano, il medico che l'ha soccorso per primo ieri sera: ''E' stato percosso e ha il naso rotto, oltre a varie contusioni ed escoriazioni''. Nella stanza d'ospedale del professore c'è un suo amico e collega, Pierluigi Gallo, docente di Filosofia, che gli ha portato un cambio visto che gli abiti erano sporchi di sangue: ''Nazir è un uomo mite, non sa darsi pace per ciò che gli è accaduto. E' anche un collaboratore del Cipax, il Centro per il dialogo interreligioso a Roma, ed è un mediatore culturale''.

Solidarietà al professor Nazir Rafiq Ahmad è stata espressa dal sindaco Gianni Alemanno "per la vile aggressione subita e condanno fermamente l'intolleranza dimostrata dal ragazzo che lo ha colpito. Roma è una grande città che ogni giorno di più afferma la sua natura cosmopolita e che promuove il rispetto delle diversità e dell'identità delle persone".


Fonte: Repubblica

Imbarazzantismi – Il razzismo al supermercato


Cernusco. Sto entrando in un supermercato di quartiere, in direzione opposta alla mia un ragazzo magrebino esce con qualcosa in mano passando però dal lato “ingresso”. Una signora davanti a me inizia a urlare: “Cassiera, cassiera, quel negher sta rubando!”. La cassiera alza gli occhi e tranquilla risponde: “Signora, è il ragazzo delle pulizie”.
Mi giro, il ragazzo sta pulendo l’esterno delle porte di ingresso del supermercato.
Quanti pregiudizi nei nostri occhi.

il razzismo sull'autobus


Roma, storie minime di vita quotidiana. Sull’autobus 23, che conduce a piazzale Clodio, una signora tanto giovane quanto volgarotta non ne può più di stare in piedi col suo bambino e così, d’imperio, decide che un posto è suo. Si fa largo e giunge dove ci sono quattro sedie al momento occupate da due donne (di colore) e due giovani, uno bianco e uno nero. Lei, senza pensarci due volte, “chiede” all’uomo di colore di farle posto. Lui obbedisce in silenzio e lei si accomoda.
La donna al suo fianco non gradisce e nella sua lingua si sfoga con la dirimpettaia facendo notare che a parità di età la signora ha occupato la sedia dell’africano (credo che fosse africano) e non quella del coetaneo italiano. E poi, rivolgendosi a lui, dice, stavolta in italiano: «Hai capito?». Lui arrossisce e fa sì con la testa.
La romana, a questo punto, capisce di cosa si sta parlando e le chiede, alla Robert De Niro in Taxi driver: «Ma che ce l’hai con me?». Evidentemente, però, la signora preferisce non creare un altro caso Rosa Parks e, sia pure col volto visibilmente arrabbiato, risponde con un «tutto a posto, non ti preoccupare», prima di riprendere a mordersi le labbra.      

Fonte: Linkiesta

martedì 10 aprile 2012

Cattolica: Africani accoltellati. Arrestati tre estremisti, confermato sfondo razzista

Tutto inizia con un distributore di sigarette che si inceppa e non eroga il pacchetto. Sono circa le 5 del mattino in viale Curiel a Cattolica, e i due giovani, di 22 e 25 anni, un nigeriano e un marocchino, chiedono ad alcuni passanti se hanno una sigaretta da offrire loro. Purtroppo dall'altra parte trovano le persone sbagliate: degli ultras col pallino della xenofobia. “Un non ti do niente”, seguito da insulto razzista è la risposta. "A quel punto uno dei due giovani" racconta il Capitano Antonio De Lise, comandante della compagnia di Riccione, "ha reagito dicendo che lui non si faceva insultare. E' bastato quello per scatenare la reazione violenta del gruppo, scaturita nelle coltellate: che hanno raggiunto uno dei due ragazzi al collo, l'altro, che è stato anche operato, al polmone" .

 Non contenti, gli aggressori continuano a minacciare i feriti con le cinte. Poi sono costretti a fuggire, perchè i due malcapitati vengono soccorsi da un giovane che passa di lì in scooter. Ma la scena è stata ripresa dalle telecamere della stessa tabaccheria. I militari appurano che non sono facce note nella zona. Coinvolgono anche l'associazione albergatori, perchè facciano mente locale se tra i turisti del ponte pasquale ci sia qualcuno con la testa rasata, come i cinque del gruppo. Nessun riscontro. Poi l'idea degli inquirenti che dà la svolta: la tabaccheria si trova vicino a un pub. Sono due camerieri del locale a ricordarsi il nome di battesimo di alcuni del gruppo ripreso e il fatto che venivano da Pesaro. Grazie alla collaborazione dei colleghi marchigiani, vengono identificati in tre. Sono figli di buona famiglia, medici professionisti. L'autore materiale delle coltellate sarebbe un operaio 26 enne originario del cagliaritano domiciliato nell'urbinate. Nel 2007 era già stato condannato per discriminazione e incitamento all'odio razziale. A casa sua vengono trovate foto di Mussolini e volantini di Forza Nuova. Pregiudicati anche gli altri due, pesaresi di 23 e 25 anni. Ora si cerca di identificare anche il quarto e il quinto giovane che erano presenti sul luogo dell'aggressione.

fonte: Newsrimini